Ultima modifica: 15 Giugno 2020

L’ira funesta dei candidati esclusi dalle prove orali

Il servizio ha dimostrato più valore del titolo di studio

Se ne sono dette tante su questo concorso a direttore dei servizi generali e amministrativi e soprattutto contro i facenti funzione, ora si sta scatenando l’ira funesta dei candidati esclusi dalle prove orali, questo pezzo è tratto da un articolo del Comitato Difendiamo il concorso dsga: La vicenda è ancora più paradossale se si considera che, ad oggi, il ruolo di DSGA è ricoperto, in gran parte, da persone neanche in possesso del titolo di laurea richiesto per legge e che non sono state in grado di superare la prova preselettiva del concorso.

Vorrei precisare a tutti i candidati che alcuni facenti funzione hanno subito la stessa sorte dei più “titolati” concorsisti esterni, quindi se di ingiustizia si parla, la stessa è toccata anche ai facenti funzione e contrariamente da quanto riportato dall’articolo, ci sono dei facenti funzione che hanno passato a pieno titolo le prove scritte e sono presenti nell’elenco pubblico delle prove orali.

Giusto per puntualizzare sull’incapacità dei facenti funzione, basta analizzare i dati oggettivi dell’ordinario, delle 100.000 domande presentate hanno fatto le prove preselettive 34.000 candidati e già questo primo dato fa riflettere sulla riuscita del concorso ordinario, ebbene dei 34.000 candidati, 600 erano i facenti funzione, ma quale probabilità avrebbe mai avuto un poverello senza laurea di superare la preselettiva? Nessuna!

Figuriamoci se questo disgraziato poteva superare gli scritti …….. ma tant’è che, un buon numero di facenti funzione ha superato la preselettiva e diversi anche gli scritti, sarebbe stato interessate vedere se 33.400 fossero stati i facenti funzione e 600 i laureati, quali mirabili risultati avrebbero conseguito…………..

Per dovere di cronaca va detto che il facente funzione non ha studiato solamente, ma ha uno o più istituti scolastici da gestire con tutte le problematiche inerenti, compresa l’emergenza Covid-19, senza contare poi la famiglia………….

Credo che risulti lampante, dati alla mano, che il servizio abbia dimostrato più valore del titolo di studio ed ecco perché vengono richiesti dallo Stato 36 mesi di servizio come requisito di accesso alla mobilità professionale.

Abbiamo detto in tutte le sedi che a noi, del concorso ordinario non importa nulla, noi vogliamo una procedura riservata che ci ripaghi dello sfruttamento vergognoso e perpetrato per un ventennio dalla PA.

Noi facenti funzione siamo coerenti, vogliamo che cambiano le regole per la sostituzione del DSGA, abbiamo scritto al MI e alle OOSS, per cambiare l’art. 14 del CCNI, basta sfruttamento, reclutate solo laureati, di qualsiasi profilo o provenienza, ma laureati, abbiate il coraggio politico e sociale, di mandare al macero anni di duro lavoro e un patrimonio di esperienze, l’alternativa è darci quello che ci spetta e che ci siamo guadagnati sul campo.

Capisco la frustrazione dei respinti, ma non capisco perché la colpa debba essere dei facenti funzione, ma se avete bisogno di un capo espiatorio, accomodatevi pure voi sulle nostre spalle, non c’è problema.

Il Coordinamento 




Link vai su