Ultima modifica: 20 Marzo 2021

Aria nuova per il reclutamento nella PA

Con sorpresa sto leggendo il cambio di rotta per il reclutamento nella PA, già previsto dall’ex Ministro Dadone della Funzione Pubblica ed ora rilanciato dall’attuale Ministro Brunetta, finalmente basta con il concorso pubblico, è un sistema di reclutamento ormai obsoleto, un sistema di selezione legato al secolo scorso

Con sorpresa sto leggendo il cambio di rotta per il reclutamento nella PA, già previsto dall’ex Ministro Dadone della Funzione Pubblica ed ora rilanciato dall’attuale Ministro Brunetta, finalmente basta con il concorso pubblico, è un sistema di reclutamento ormai obsoleto, un sistema di selezione legato al secolo scorso.

Nell’era della digitalizzazione, della velocità, dell’adattabilità in corsa alle esigenze sempre nuove e diverse, è necessario avere figure agili con capacità istrioniche, che si configurano a seconda della situazione o del problema che dovrà essere affrontato, questo il concorso pubblico non lo garantisce, certifica solo da parte di chi supera le prove d’esame, una capacità di contenitore di informazioni, per il resto, il concorso pubblico, non da la possibilità di scegliere tutte le altre qualità che servono oggi nel mondo della PA; forse fino a qualche decennio fa (avere una memoria d’acciaio) aveva un suo perché, ma ora nell’era di internet, ogni informazione è accessibile in pochi secondi.

Un altro tassello importantissimo che il neo Ministro mette in evidenza è l’esperienza, ecco perché sono convinto che per accedere ai posti più importanti della PA si deve patire dal basso, non è possibile vincere un concorso ed essere dirigente senza prima avere un’esperienza lavorativa nel settore di cui poi si dovrà occupare da dirigente e in questo percorso, solamente i migliori potranno emergere.

Il titolo di studio, sicuramente ha la sua importanza e deve essere riconosciuto, ma ci sono persone che sono autodidatte, magari nella loro vita non hanno avuto la possibilità di studiare, ma si aggiornano e studiano costantemente per accrescere la loro competenza lavorativa, a tutti lavoratori si deve dare la possibilità di avere una prospettiva, sicuramente con un buon sistema di reclutamento emergeranno solo i migliori, questo creerà un volano virtuoso, dimostrando che è solo il merito che determina la promozione lavorativa.

La Commissione valutatrice, dovrà essere composta da un team di figure tra le migliori del proprio settore, magari raggiunta una certa età, potranno passare da lavoratori attivi a formatori attivi, con l’aumento dello stipendio.

Applicando queste semplici regole nell’ambito scolastico ed in particolare nel reclutamento dei Direttori S.G.A., in attesa del profilo di responsabile amministrativo, propongo questa procedura per la selezione dei candidati:

Chi può partecipare al concorso (solo riservato per i profili superiori):

  • Tutti gli AA con titolo di studio con almeno 2 anni di servizio nello stesso profilo
  • Tutti gli AA senza titolo di studio con almeno 5 anni di servizio nello stesso profilo

Titolo di accesso:

  • Laurea di primo livello, quella prevista dal CCNL è eccessiva per il ruolo di funzionario
  • Diploma di maturità + 3 anni di servizio nel profilo di appartenenza

Titoli per il punteggio inerenti alle attività lavorative svolte e potrebbero essere:

  • Relazioni positive degli organi di controllo DS/Revisori
  • Formazione svolta come studente
  • Formazione svolta come relatore

Prove attitudinali di uso delle piattaforme informatiche:

  • Sidi
  • Pnsd
  • Passweb
  • Avcp
  • Certificazione dei crediti
  • Uso di excel, moduli google
  • Creazione di un evento in webinar
  • Gestire da remoto il personale ATA e lavorare da remoto
  • E chi più ne ha più ne metta

Parte teorica inerente al profilo del DSGA:

  • Relazione della compatibilità finanziaria della contrattazione d’istituto
  • Conto consuntivo
  • Mandati/reversali
  • Piano delle attività ATA
  • ……………. e non atti di competenza del DS

 

Già questo garantirebbe un ottima performance di reclutamento.

I have a dream

Diego Milan

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